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Newsletter n. 2/2024 del 20 febbraio 2024
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LA TRAPPOLA DELL'EFFICIENZA
evento online il 28/02/2024 ore 18:30
Il capitalismo basato sull’economia di mercato – e quindi sull’efficienza – sta distruggendo sia la natura che la società sebbene abbia effetti positivi sulle condizioni di vita nel breve periodo. Bisogna tuttavia distinguere tra “crescita”, “sviluppo” e “benessere” con la consapevolezza che i primi due fattori comportano una riduzione del terzo.
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L’analisi e la discussione di queste relazioni e del concetto che si debba produrre sempre di più a costi minori (l’efficienza), avverrà con gli esperti:
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Mauro Gallegati, economista, professore di macroeconomia avanzata presso l’Università Politecnica delle Marche
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Pier Giorgio Ardeni, professore di economia politica e dello sviluppo presso l’Università di Bologna.
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All’incontro del 28 p.v. seguirà un follow-up il 4 marzo, sempre in modalità on-line, riservato agli iscritti all’evento che, in un clima informale e alla presenza dei relatori e dei soci organici al think tank, potranno dibattere sul tema ed esprimere le proprie opinioni e approfondimenti.
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L’incontro sarà arricchito dalla partecipazione e commento di Paolo Maddalena, giurista, Vicepresidente Emerito della Corte Costituzionale e presidente dell’Associazione Attuare la Costituzione.
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Partecipa alle indagini di Pensare Insieme!
Parte da questo mese "PENSA INSIEME A NOI", la nuova iniziativa del think tank, che intende coinvolgere la comunità degli iscritti a questa newsletter stimolando il desiderio di partecipare personalmente al tema oggetto di studio del momento, in ottica di generazione di intelligenza collettiva. Un contributo diretto, effettuato mediante un breve sondaggio anonimo, che permette di arricchire l'analisi e di fornire interessanti spunti da proporre a pensatori e relatori.
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L'indagine di questo mese si intitola "La trappola dell'efficienza" e riguarda il rapporto che esiste tra l’idea di progresso propria della modernità e l’evoluzione del sistema economico capitalistico e politico mainstream che sembra aver messo da parte le dimensioni sociali e ambientali dello sviluppo.
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Grazie per la tua partecipazione!
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Il capitalismo porta con sé due caratteristiche intrinseche: l’instabilità e la disuguaglianza.
Ci troviamo di fronte a un dilemma: da un lato, l’ambizione scientifica e l’arroganza tecnologica accelerano il progresso; dall’altro, dubitiamo della nostra capacità di influire sul nostro destino comune. È un confronto che delinea l’appartenenza ad un sistema complesso in cui gli elementi in gioco sono interdipendenti e vanno affrontati ponendo contemporaneamente in discussione l’uso delle risorse, la politica, l’economia e la società.
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È fondamentale riconoscere i limiti e le contraddizioni del sistema capitalistico di stampo neoliberista mainstream. Sebbene esso abbia consentito il benessere materiale a molti, ha anche generato una serie di problemi, tra cui una crescita irregolare, profonde disuguaglianze e il degrado dell’ambiente.
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Partecipare al dialogo, comprendere le interdipendenze, elaborare ipotesi e instillare dubbi
Viviamo in un sistema in cui il comune processo di semplificazione mainstream a cui tutti tendono è inversamente proporzionale alla complessità del sistema in cui viviamo. Le interazioni tra gli attori del sistema generano e aggiungono elementi di complessità inediti, sempre più difficili da gestire e sempre più ad appannaggio dei processi di manipolazione post-truth da parte dei player politici, economici e della comunicazione. Eppure viviamo il momento storico in cui, parafrasando Gramsci, il vecchio è morto e il nuovo tarda a nascere: questo è il chiaroscuro che genera il mostro dell’inquietudine.
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Ecco allora l’urgenza del cosiddetto “pensiero istituente” all’altezza di ordinare, in modo inedito e incessante e con nuove istituzioni...
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