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Newsletter n. 4/2024 del 15 maggio 2024
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Riorganizzare la società su basi diverse da quella economica
Rimanendo nell’attuale contesto socioeconomico e con le attuali modalità di organizzare, programmare, dirigere, controllare e remunerare la produzione di beni e servizi, in attesa di un loro superamento, come viene affermato nel titolo del libro, è facilmente comprensibile e condivisibile che si debba cercare di lavorare meno, di ridistribuire in maniera più equa e più confacente alle propensioni e alle aspettative dei lavoratori, i carichi e i contenuti del lavoro.
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Riflessioni per una società sostenibile a trazione umana
Oggigiorno, nel momento in cui l’attenzione del mondo dovrebbe concentrarsi sempre più sulla sostenibilità e sulla resilienza delle società, il dogma del lavoro, così come inteso dall’inizio della modernità e abusato ideologicamente nella costruzione della normativa sociale, viene sfidato da idee emergenti che, a prima vista, sembrano mettere in crisi il concetto del motore primario della vita umana. La necessità di “lavorare meno”, “lavorare diversamente” e addirittura “non lavorare affatto”, proposti recentemente da Serge Latouche in un libro che contiene nel titolo proprio questo paradigma, conducono in un territorio di riflessione denso e provocatorio.
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Gli auguri del prof. Paolo Maddalena
Il mio augurio è che i lavoratori ottengano l’attuazione delle disposizioni che la Costituzione sancisce sul diritto fondamentale al “lavoro”, che in parte erano state effettuate dai governi della prima Repubblica e che poi hanno subito l’onta della cancellazione dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, che tutelava i dipendenti in caso di “licenziamento illegittimo, ingiusto e discriminatorio”, da parte del governo Renzi e, attualmente, il sostanziale disinteresse del governo Meloni.
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Stranieri ovunque
Con una precisa mission geopolitica nasceva nel 1895 la Biennale Internazionale di Venezia. E’ dunque da 129 anni che l’arte viene impiegata come strumento di soft power e come termometro di scenari in continuo sommovimento. In questi ultimi tempi poi, con le policrisi internazionali, la sterzata a destra di alcune democrazie europee, gli interventi apparentemente inascoltati di ecopacifismo del Pontefice e la chiara percezione di essere sull’orlo di una guerra mondiale a pezzi, la Biennale sembra essere più viva che mai.
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Articolo di Miriam Mirolla dalla Biennale di Venezia, pubblicato da TPI.
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Alla Biennale l'arte sublima il dolore del mondo
Podcast di Miriam Mirolla dalla Biennale di Venezia pubblicato da AGI.
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Trends in The Historiography of Pollution Caused by Richmond’s Chevron Refinery
The historiography of environmental pollution in the city of Richmond, California, is surprisingly thin, even though toxic contamination in this area persists since the dawn of the 20th century. The scientific articles evaluating externalities caused by polluting industries are few and biased, leading to believe that either researchers lack financial means to carry out rigorous studies, or major discoveries are prevented from being released. Nevertheless, the city of Richmond has undergone an industrialization process which is hard to ignore. Over the past 150 years, the city’s transformation has undoubtedly caused, and keeps perpetuating environmental and social damages.
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