Newsletter n. 1/2024 del 15 gennaio 2024

PIANIFICATE LE ATTIVITA' PER IL 2024


Pensare Insieme rinnova nel 2024 la propria missione di approfondimento, studio e diffusione di temi contemporanei che riguardano i contesti della società, dell’economia, della politica, della cultura e dello sviluppo sostenibile. Lo fa pubblicando un programma di attività che, con cadenza mensile, invita soci e osservatori all’analisi collettiva degli argomenti e alla partecipazione agli eventi di divulgazione pubblica alla presenza di autori ed esperti del mondo intellettuale nazionale e internazionale.

Il programma, rappresenta un vero e proprio percorso culturale teso all’acquisizione di coscienza, conoscenza e prospettive, frutto dell’intelligenza collettiva e di un metodo di analisi rigoroso delle fonti, in continuità metodologica con gli insegnamenti di Domenico De Masi.

Scopri il programma completo cliccando qui.

ABITARE LA COMUNITA'. SPAZIO, VISIONE E PROSPETTIVE

evento online il 29/01/2024 ore 21:00


DAL LABORATORIO DI ADRIANO OLIVETTI AL TEMPO PRESENTE

Analizzando la prospettiva di Adriano Olivetti, discuteremo il sentito tema della “comunità”, inteso nel suo complesso rapporto con gli spazi di vita e di lavoro. Spazi da trasformare in luoghi rispettosi della dignità umana, solidali e collaborativi.

L’analisi e la discussione di questa prospettiva olivettiana avverrà con gli esperti:
  • Giuseppe Iglieri, storico dei movimenti e dei partiti politici. Research professor presso l’Università del Molise.
  • Antonio Calafati, economista.
Durante i due interventi, saranno raccolte e selezionate le domande del pubblico.

L’incontro sarà arricchito dalla partecipazione e commento di Paolo Maddalena, giurista, Vicepresidente Emerito della Corte Costituzionale e presidente dell’Associazione Attuare la Costituzione.

Il testo di riferimento per questa analisi è il saggio di Giuseppe Iglieri "Abitare la Comunità. L'analisi dell'esperienza olivettiana per la ricostruzione dei processi di partecipazione condivisa" disponibile tra gli atti di "Abitare. Terre, Identità, Relazioni". X Convegno Interdisciplinare dei dottorandi e dei dottori di ricerca. 13-14-15 giugno 2018, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata" - Copyright 2020 – UniversItalia – Roma
ISBN 978-88-3293-405-2

Educare alla pace: cooperazione e mediazione


Come ricorda Leonardo Becchetti, il 2023 è stato un annus orribilis per la pace, violentato da guerre e orrori che l’umanità contava di aver superato in termini di modalità per risolvere i conflitti tra popoli.

Evidentemente la logica “perdente e primitiva” del conflitto armato trova ancora credito in un sistema mondiale caratterizzato da un confronto estremo basato sulla disuguaglianza. I “forti contro deboli” sembra essere la scelta a tutti i livelli, dal neoliberismo predatorio dell’economia globale alle misure governative di molti paesi filo-conservatori fino a spingersi verso forme di neocolonialismo e dominio di territori e risorse.

L’analisi contenuta nell’articolo di Avvenire del 9 gennaio u.s. richiama correttamente alla dimostrazione storica per cui, deposte le armi e favorita la pace, i popoli sono invece in grado di attuare una straordinaria evoluzione dello stato di benessere collettivo basato sulla cooperazione e la mediazione.
È importante il richiamo finale all’umiltà, rispetto e solidarietà come atteggiamenti chiave per superare lo stallo e condurre verso una educazione alla pace quale logica “vincente e moderna”.

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Transition away?

Nella prima mattina di oggi 13 dicembre, giorno di Santa Lucia, sono arrivati lampi di luce dal Cop28 che si è concluso a Dubai con un accordo dal sapore dolce e amaro allo stesso tempo. Nelle prossime settimane i dettagli dell’ambiguo termine “transition away” sarà oggetto di studio ma, fin dalle prime impressioni e a conferma degli investimenti finanziari nel 2022 di 1.400 miliardi di dollari nel fossile, si nota la forte influenza dei paesi produttori di petrolio, gas e carbone nel ritardare quanto più possibile il processo di transizione alle energie rinnovabili.

In un’intervista del 12 dicembre, il prof. Leonardo Becchetti spiega con pragmatismo come la transizione sia già in atto e sia di fatto inarrestabile soprattutto per motivi economici nei processi di produzione di energia. Nonostante l’accordo di Dubai sia stato sottoscritto da tutti i paesi partecipanti, Becchetti esprime inoltre un dubbio sulla reale intenzione e capacità delle nazioni a rispettare gli impegni assunti.

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