Riportiamo l’articolo di Paolo Maddalena che denuncia lo smarrimento dei principi fondamentali della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani a scapito dello spirito solidaristico che animò il dopoguerra e la nascita della nostra Costituzione. Di questo ed altri aspetti che riguardano la prospettiva della recente proposta di riforma costituzionale ne parleremo nell’evento online del 18 p.v. a cui è possibile partecipare prenotandosi qui.
Dal Blog del Fatto Quotidiano del 11/12/2023
Il 10 dicembre è una data che non può passare inosservata. Infatti il 10 dicembre 1948, fu approvata a Parigi, dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, una Carta di straordinaria importanza che, concludendo una stagione di forte impegno culturale, apriva le porte a un mondo nuovo di progresso e di civiltà: la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. Ed è da sottolineare che questa Dichiarazione fu prevalente opera di una straordinaria donna: Eleonora Roosevelt, cugina e poi moglie del Presidente degli Stati Uniti Frankilin Delano Roosevelt. La grandiosità di questa Dichiarazione si coglie già nelle prime parole del suo Preambolo, le quali “considerano” che: “Il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, eguali e inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo”. Parole grandiose che oggi, a 75 anni di distanza dal loro pronunciamento, sembrano scomparse dal cielo della nostra storia, lasciando riemergere sulla terra quella atroce barbarie che si riteneva di aver sconfitto per sempre. Infatti, non possono non definirsi barbarie: la catastrofe umanitaria di Gaza, con 9.000 bambini uccisi, oltre quelli rimasti orfani, vaganti soli e atterriti sotto le bombe; ragazze iraniane uccise da una polizia a servizio di un regime assurdo e retrogrado; migranti lasciati morire in mare a causa, addirittura, di ben precise disposizioni di legge; l’atroce guerra nella martoriata Ucraina; e così via dicendo. Appare chiaro ed evidente che quello spirito solidaristico che era nato dopo la seconda guerra mondiale ha lasciato il campo al più bieco egoismo e alla inevitabile conseguenza del ricorso alla violenza.
E non si può fare a meno di notare che il veleno della cupidigia del danaro sta travolgendo alle radici anche la nostra povera Italia, caduta da tempo nelle mani di governanti inesperti e piegati ai potentati economici statunitensi ed europei. E quello che è ancor più grave è che si sta tentando di travolgere, prima con leggi incostituzionali e poi con una proposta governativa di modifica costituzionale, la nostra stessa Costituzione, che è stata all’avanguardia della tutela dei diritti umani, avendo peraltro preceduto di 10 mesi la stessa Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.
A tal proposito è da sottolineare che secondo detta proposta di modifica costituzionale la “politica nazionale”, non è più decisa in Parlamento a seguito di una dialettica tra maggioranza e opposizione, come prevede il vigente art. 49 Cost., ma fuori del Parlamento con la predisposizione da parte di gruppi di persone di vari “programmi di governo” collegati alla candidatura del Presidente del Consiglio dei Ministri, con la conseguenza che il gruppo che ha presentato il programma che ottiene più voti, indipendentemente dal numero di voti ottenuti, ottiene, con un “premio”, il 55 per cento dei seggi parlamentari, di modo che, magicamente, diventa maggioranza (beninteso del tutto fittizia). E, si badi bene, che la vittoria in questa specie di gara tra “programmi” certamente arride a chi ha maggiori possibilità di utilizzare i media, e cioè quella esigua, ma potente categoria cosiddetta dei potentati economico finanziari. Sarà quindi ancor più agevole considerare il “lavoro” una merce e togliere al Popolo, con le micidiali “privatizzazioni”, la “proprietà pubblica demaniale” dei beni che, secondo gli intoccabili “principi fondamentali” della Costituzione, assicurano la vita della intera Collettività: le industrie strategiche, i servizi pubblici essenziali, le fonti di energia , che devono appartenere alla mano pubblica o a comunità di lavoratori o di utenti (articoli 42 e 43 Cost.), nonché il paesaggio, il patrimonio storico e artistico, la biodiversità, gli ecosistemi, l’ambiente, la salute (articoli 9 e 41 Cost.), e così via dicendo. In questa società della menzogna chi è ancora ingannato è il Popolo, reso stordito e indifferente da una martellante propaganda dei media. E questa volta il Popolo crede di votare addirittura il Capo del Governo e non sa che non vota affatto un proprio “rappresentante”, che legifera interpretando i bisogni e i diritti fondamentali di tutti, ma un Esecutivo tenuto a perseguire, in sostanziale autonomia, gli interessi di una minoranza, peraltro non esprimendo la propria “preferenza”, ma praticamente cedendo la propria “sovranità”.
Leggi l’articolo a questo link.

Sociologo dell’innovazione, Segretario Generale di Pensare Insieme



Siciliano di nascita, calabrese per motivi di studio e romano per motivi di lavoro, dopo la laurea in Ingegneria delle Tecnologie Industriali indirizzo Economico Organizzativo nel lontano 1981 e uno stage su attività riguardanti la pianificazione, programmazione e controllo della produzione presso la Nuova IB-Mei di Asti, ho lavorato per diversi anni nei vari stabilimenti della Selenia Industrie Elettroniche Associate S.p.A. di Roma come analista di organizzazione.
“Se vuoi aver successo nella vita, fai della perseveranza il tuo migliore amico, dell’esperienza il tuo saggio consigliere, della cautela il tuo fratello maggiore e della speranza il tuo angelo custode” – Joseph Addison …e la mia vita è stata finora sicuramente colorata da una moltitudine di caute perseveranti esperienze.



Nata a Napoli nel 1967, psicologa dell’arte e artista sperimentale.
Studi classici, poi Ingegnere chimico dal 1982.
Nato a Napoli nel 1974. Dopo il diploma di maturità scientifica, ho conseguito la laurea in Economia e Commercio presso l’Università degli Studi Federico II di Napoli ed un Master post-laurea in E-business presso l’ordine dei dottori commercialisti di Napoli.
Inguaribile sognatrice! Mi piace definirmi semplicemente una persona, che ogni giorno si sveglia e affronta la realtà e le mille sfide della vita, un CUORE che crede nel prossimo e che vorrebbe vivere e lottare, per regalare sorrisi, gioia e speranza, un aiuto fattivo a chi non può ma vorrebbe, a chi non sa che potrebbe, a chi ha una coscienza viva solo bisognosa di essere risvegliata.
Nato sul finire del 1964, frequento gli studi classici ed interrompo la mia formazione durante il secondo anno di Scienze Politiche.
Classe 1984. Ho frequentato l’Istituto Tecnico per il Turismo.
Nato a Benevento nel 1975, nel luglio del 1994 conseguo il diploma di maturità Tecnica Industriale e nel 1995 mi iscrivo al corso di laurea in ingegneria informatica, corso che sospendo dopo il biennio di esami generali per passare alla vita lavorativa.
Nata a Lingua, frazione del comune Santa Marina Salina (Isole Eolie) il 02/12/1953
Ex presidente Lega Missionaria Studenti, ex diplomata in Scenografia & Costume accademia di Belle Arti – Roma, ex indossatrice, ex Presidente sindacato italiano indossatori/indossatrici, ex soubrette, ex fashion designer, ex educatore TRAGER (integrazione psico- fisica), ex moglie, ex Movimento 2050.
Marchigiano di origine, cittadino del mondo. Laurea in Economia presso Univpm, ex ufficiale di complemento, opera nel marketing e nelle vendite in Italia, Regno Unito e Stati Uniti, con ramificati contatti ed interessi in vari paesi di più continenti.
[…] La Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e la nostra Costituzione EDUCAZIONE CIVICATags : DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI DELL'UOMO, UDHRLeave a Comment on Un contratto tra i cittadini e i loro governi […]