Se diamo uno sguardo allo stato attuale del pianeta, vediamo tutta una serie di criticità, che mettono in forse la sopravvivenza dell’umanità e che richiedono un intervento concertato e globale: possibile guerra atomica, integrazione tecno-economica che ha ormai tessuto un’interdipendenza da cui non ci si può più separare nonostante i tentativi infruttuosi di de-globalizzazione, l’emergere del catastrofico cambiamento climatico, l’uso squilibrato e indiscriminato delle risorse disponibili, una esagerata concentrazione della ricchezza nelle mani di pochi. Di fronte all’enorme portata di tali problemi e un’Organizzazione delle Nazioni Unite ormai irrilevante e incapace di contribuire a risolvere le crisi che scuotono il mondo, il Summit Of The Future può apparire una iniziativa eccessivamente ambiziosa, incapace di confrontarsi e dare adeguate risposte alla dura realtà delle cose.
Realtà che procede in maniera dissennata verso la catastrofe e che le crisi globali sono la prova dell’inadeguatezza di scelte e assetti istituzionali, portati aventi dopo il secondo conflitto mondiale. Può un Consiglio di sicurezza, bloccato dai veti incrociati delle grandi potenze affrontare con determinazione l’enorme portata di tali problemi? Problemi che richiedono scelte, risorse e soprattutto rafforzamento dei meccanismi di funzionamento per una governance globale, diversamente di come i governi la maggior parte dei Paesi la pensano e si muovono: visione anacronistica e irrealistica incentrata sugli interessi nazionali e sui relativi miopi obiettivi di potenza.
Sgomenti ci chiediamo, come si può in un mondo sempre più interconnesso dove se non si vince insieme si è comunque perdenti, continuare diabolicamente a perseguire tali intenti? Ha ragione chi sostiene che il mondo ha bisogno di una nuova governance, se non vuole sprofondare nella spirale mortale di una “guerra civile globale” e che occorre “agire insieme per il progresso della pace, dello sviluppo sostenibile e della dignità umana”, intervenendo in modo incisivo, immediato e coordinato sulle 5P: Persone, Pianeta, Prosperità, Pace e Partnership.
Pensare Insieme, affinché questa visione possa affermarsi, si è adoperato producendo un testo con tutta una serie di proposte a integrazione del documento preliminare sulle raccomandazioni per le Nazioni Unite 2.0, che il prof. Jeffrey Sachs ha sottoposto al nostro think tank e che avrebbe presentato al Summit, come contributo della Rete delle Nazioni Unite per le Soluzioni di Sviluppo Sostenibile (SDSN). Inoltre, Pensare Insieme sta cercando, con una serie di iniziative, di sensibilizzare l’opinione pubblica a partire dal mondo della scuola e del mondo politico, convinti si possa animare un mondo migliore.

Ingegnere delle Tecnologie Industriali. Socio di Pensare Insieme



Siciliano di nascita, calabrese per motivi di studio e romano per motivi di lavoro, dopo la laurea in Ingegneria delle Tecnologie Industriali indirizzo Economico Organizzativo nel lontano 1981 e uno stage su attività riguardanti la pianificazione, programmazione e controllo della produzione presso la Nuova IB-Mei di Asti, ho lavorato per diversi anni nei vari stabilimenti della Selenia Industrie Elettroniche Associate S.p.A. di Roma come analista di organizzazione.
“Se vuoi aver successo nella vita, fai della perseveranza il tuo migliore amico, dell’esperienza il tuo saggio consigliere, della cautela il tuo fratello maggiore e della speranza il tuo angelo custode” – Joseph Addison …e la mia vita è stata finora sicuramente colorata da una moltitudine di caute perseveranti esperienze.



Nata a Napoli nel 1967, psicologa dell’arte e artista sperimentale.
Studi classici, poi Ingegnere chimico dal 1982.
Nato a Napoli nel 1974. Dopo il diploma di maturità scientifica, ho conseguito la laurea in Economia e Commercio presso l’Università degli Studi Federico II di Napoli ed un Master post-laurea in E-business presso l’ordine dei dottori commercialisti di Napoli.
Inguaribile sognatrice! Mi piace definirmi semplicemente una persona, che ogni giorno si sveglia e affronta la realtà e le mille sfide della vita, un CUORE che crede nel prossimo e che vorrebbe vivere e lottare, per regalare sorrisi, gioia e speranza, un aiuto fattivo a chi non può ma vorrebbe, a chi non sa che potrebbe, a chi ha una coscienza viva solo bisognosa di essere risvegliata.
Nato sul finire del 1964, frequento gli studi classici ed interrompo la mia formazione durante il secondo anno di Scienze Politiche.
Classe 1984. Ho frequentato l’Istituto Tecnico per il Turismo.
Nato a Benevento nel 1975, nel luglio del 1994 conseguo il diploma di maturità Tecnica Industriale e nel 1995 mi iscrivo al corso di laurea in ingegneria informatica, corso che sospendo dopo il biennio di esami generali per passare alla vita lavorativa.
Nata a Lingua, frazione del comune Santa Marina Salina (Isole Eolie) il 02/12/1953
Ex presidente Lega Missionaria Studenti, ex diplomata in Scenografia & Costume accademia di Belle Arti – Roma, ex indossatrice, ex Presidente sindacato italiano indossatori/indossatrici, ex soubrette, ex fashion designer, ex educatore TRAGER (integrazione psico- fisica), ex moglie, ex Movimento 2050.
Marchigiano di origine, cittadino del mondo. Laurea in Economia presso Univpm, ex ufficiale di complemento, opera nel marketing e nelle vendite in Italia, Regno Unito e Stati Uniti, con ramificati contatti ed interessi in vari paesi di più continenti.